Martedì 22 ottobre 2019 ore 18 viene presentato all’AAB. Con l’autore dialoga Massimo Tedeschi, giornalista e presidente di AAB.
Si intitola “Gabriele d’Annunzio uscocco” (Ianieri editore, pagine 180, euro 16) il nuovo libro che il giornalista e scrittore Costanzo Gatta ha dedicato a D’Annunzio, e in particolare all’impresa di Fiume. La nuova ricerca storica di Gatta, documentatissima e di grande godibilità, racconta un aspetto particolare dei sedici mesi dell’avventura fiumana: la necessità di approvvigionare la città di viveri, beni di consumo, armi e dunque di aggirare il blocco navale e terrestre effettuato dall’Italia. Venne perciò istituito un “Ufficio colpi di mano” e creato un apposito corpo, che lo stesso D’Annunzio ribattezzò degli uscocchi, riprendendo un’antica denominazione utilizzata per indicare i pirati, per lo più dalmati, che in passato ebbero campo libero nel mar Adriatico.
Sotto l’incitamento di D’Annunzio ad agire, evitando però ogni tipo di spargimento di sangue e rispettando una sorta di codice cavalleresco del mare, gli uscocchi misero a segno azioni spettacolari, gesti clamorosi, dando vita fra le coste dalmate e quelle italiane a un’epopea che sembrava l’attualizzazione di quella delle “Tigri di Mompracem” di Emilio Salgari.
Alcuni brani del libro saranno letti dall’attore Daniele Squassina.
Presentazione del libro “Gabriele d’Annunzio Uscocco”
Martedì 22 ottobre 2019 ore 18 viene presentato all’AAB. Con l’autore dialoga Massimo Tedeschi, giornalista e presidente di AAB.
Si intitola “Gabriele d’Annunzio uscocco” (Ianieri editore, pagine 180, euro 16) il nuovo libro che il giornalista e scrittore Costanzo Gatta ha dedicato a D’Annunzio, e in particolare all’impresa di Fiume. La nuova ricerca storica di Gatta, documentatissima e di grande godibilità, racconta un aspetto particolare dei sedici mesi dell’avventura fiumana: la necessità di approvvigionare la città di viveri, beni di consumo, armi e dunque di aggirare il blocco navale e terrestre effettuato dall’Italia. Venne perciò istituito un “Ufficio colpi di mano” e creato un apposito corpo, che lo stesso D’Annunzio ribattezzò degli uscocchi, riprendendo un’antica denominazione utilizzata per indicare i pirati, per lo più dalmati, che in passato ebbero campo libero nel mar Adriatico.
Sotto l’incitamento di D’Annunzio ad agire, evitando però ogni tipo di spargimento di sangue e rispettando una sorta di codice cavalleresco del mare, gli uscocchi misero a segno azioni spettacolari, gesti clamorosi, dando vita fra le coste dalmate e quelle italiane a un’epopea che sembrava l’attualizzazione di quella delle “Tigri di Mompracem” di Emilio Salgari.
Alcuni brani del libro saranno letti dall’attore Daniele Squassina.