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Dinamiche esplorative. Verso il colore

Associazione Artisti Bresciani
Piero Tramonta
Brescia, Vicolo delle Stelle 4

Sabato 7 gennaio 2017 alle ore 18 nella sede dell’AAB, in vicolo delle Stelle 4, verrà inaugurata la mostra delle opere di Piero Tramonta. L’esposizione, dal titolo Dinamiche esplorative. Verso il colore, è curata da Dino santina ed è in programma dal 7 al 25 gennaio, con ingresso libero dal martedì alla domenica dalle 16 alle 19,30.

Piero Tramonta è nato nel 1951 a Bovezzo, dove vive e lavora. Si è formato artisticamente frequentando alcuni corsi di pittura e disegno alla scuola d’arte dell’AAB. I quadri del suo primo periodo, sempre figurativi, rappresentavano paesaggi surreali nei quali i soggetti erano ora volti, ora sofferte anatomie, ora animali. La caratteristica “figurativa” dell’opera di Piero Tramonta, però, col tempo, è mutata e la ricerca artistica si è orientata nel campo della sperimentazione e dell’espressione puramente libera. A partire da quel momento il lavoro dell’artista è stato seguito con grande interesse dalla critica: dal 1987 a oggi le opere di Tramonta sono state esposte in 86 mostre personali.

Il curatore Dino Santina nel saggio introduttivo del catalogo scrive: «Questa mostra è un gradito ritorno di Piero Tramonta all’AAB, dove aveva esposto nel gennaio 2004 con Disarticol-azioni a cura di Mauro Corradini, consentendoci così di verificare il frutto della continua ricerca e innovazione dell’artista, che nel primo periodo dipingeva quadri di tipo figurativo per passare in seguito a sperimentazioni di tendenza surrealista, successivamente a opere in cui dominava il colore grigio-nero per arrivare in questi anni a una vera esplosione di colori.»

Il catalogo contiene anche un testo di Tonino Zana, che così descrive l’opera dell’artista: «Sta tra l’informale dolce e la trasgressione del reale. Si pone, di nuovo, in un punto avanzato della sua poetica artistica con una mediazione educata, in assenza di violenti distacchi, di sedizioni da nuova corrente. Piero Tramonta cammina per la sua strada, non si riconduce a una vicenda di capitolo culturale, gli piace onorare il destino di un’ispirazione, ama l’intellettualità della ricerca artistica e non si oppone a una libera emersione dell’opera.»