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Esperienze di un percorso di terapeutica artistica

Associazione Artisti Bresciani
Guido Uggeri, Silvia Bellu, Anna Groaz, Claudia Schioppa

La bottega dell’arte, laboratorio di terapeutica artistica dell’Istituto San Giovanni di Dio del Fatebenefratelli di Brescia, insieme al Fondo Il sasso nello stagno, appartengono a quei luoghi dove la malattia fa venire la voglia di essere capiti, mentre la terapeutica artistica è il metodo con cui la ci si prende cura dell’altro attraverso l’immaginazione. Il suo uso curativo è un aiuto a respirare un po’ meglio, cercando di dare sollievo alla solitudine, allo smarrimento esistenziale e alla mancanza delle relazioni umane. L’arte non sempre riesce a procurare un distacco dal malessere del reale, la terapeutica invece, attraverso l’arte e la fotografia, può ricondurre alla scoperta del mondo, mettendoci in salvo dentro un ordine leggero e possibile.

Nella terapeutica non è importante quale tipo di mezzo espressivo si sceglie, quanto piuttosto la capacità che tale mezzo ha di liberare le latenze che una persona porta con sé. Il valore dell’azione prodotta dall’uso del linguaggio è in grado di sciogliere irrigidimenti e blocchi difensivi, permette alla persona di aprirsi al proprio nucleo affettivo, per alleggerirsi dai propri pensieri e ricavarne sollievo, seppur contestualizzato nel tempo dell’esperienza artistica. La certezza di essere capiti sta a garanzia di poter nuovamente sentire-pensare-immaginare…

Conferenza a più voci con:

  • Guido Uggeri, responsabile Bottega dell’Arte Centro San Giovanni di Dio – Fatebenefratelli
  • Silvia Bellu, Anna Groaz, Claudia Schioppa, artiste terapiste
  • introduce: Roberta Rossi, consigliere Fondazione Sipec Fondo Il sasso nello stagno