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2023-01-14 - Oliviero Dall'Asta - Sito

Nella città dei sogni e dei colori

Associazione Artisti Bresciani
Oliviero Dall'Asta

Nella sede della Associazione Artisti Bresciani in vicolo delle stelle, 4 Brescia si inaugura sabato 14 gennaio 2023 alle ore 18 la mostra “Oliviero Dall’Asta. Nella Città dei Sogni e dei Colori”.

Si resista alla tentazione di liquidare sbrigativamente Oliviero Dall’Asta come artista naïf, un candido artefice dell’improvvisazione ingenua. Con i naïf in effetti Oliviero Dall’Asta condivide i colori smaglianti, il disegno fantastico, il tratto fiabesco. Ma la sua cultura figurativa non è improvvisata: ha solide basi di studio, è alimentata dalla frequentazione di maestri e gallerie, si nutre di quel milieu creativo a cui concorre il figlio Emanuele, artista della parola. Tutto ciò è condensato e al tempo stesso trasceso nei quadri, nelle sculture, negli arazzi, negli oggetti d’arredo, nei giochi su cui Dall’Asta imprime la sua inconfondibile firma.
L’effetto che i quadri di Oliviero generano ha molto a che vedere con la gioia, la felicità. Sì, sono quadri che mettono allegria, lanterne magiche che ci fanno tornare bambini. Il suo studio domestico è davvero, come osserva un critico, una “fucina del meraviglioso” e la città ritratta infinite volte da Dall’Asta è una città dei sogni, anche se non è difficile rintracciare in essa sagome familiari per noi bresciani: la Loggia, la Pallata, la chiesa del Carmine.

Nell’introduzione al catalogo scrive Tonino Zana:

“Direi, subito, di una tensione alla purezza, a non strafare nel segno e nel colore, al rispetto del sogno e della realtà da parte di Oliviero Dall’Asta così che il sogno insegna e si traduce e la vita sta completamente dentro la rappresentazione. In questo senso Oliviero è un artista pienamente novecentesco con il rispetto della misura e della concretezza”.

“Dall’Asta – scrive Domenico Montalto – unisce la bellezza figurativa alla concettualità del fare, della manualità consumata. Il suo atelier è un’alta sartoria della forma poetica, una fucina del meraviglioso”.